Pepperpots e Ironman si trasferiscono in Cina.... Questo è ciò che gli succede!

giovedì 31 marzo 2016

Ciao Tangshan!

Ci siamo! Dopo quattro anni domenica mattina saluteremo Tangshan. Le diremo ciao, non addio. E non perché torneremo a vivere qui in futuro, ma perché comunque ci lasciamo un pezzo di cuore.

È stata una città che ci ha accolto, strapazzato, consolato e ravvivato.

La città in cui abbiamo scoperto di aspettare Irongirl, in cui ha pronunciato le prime parole, fatto i primi passi.

La città in cui abbiamo elaborato il lutto dei nostri papà.

La città in cui abbiamo costruito la parte più solida della nostra famiglia.

La città in cui abbiamo costruito rapporti che più che di amicizia oramai definiamo famiglia.

Il momento è giunto e, come dice Ironman, è ora di spiegare le ali e volare un po' più in là. Il momento è giunto, i pacchi sono quasi tutti pronti, ma noi forse lo siamo un po' meno.

Un nuovo inizio davanti a noi.

Pechino arriviamo, trattaci bene!

giovedì 24 marzo 2016

Il funerale in Cina

Da un paio di giorni nel cortile del comprensorio in cui viviamo è in corso una veglia funebre. Hanno montato una tenda, posizionato un arco dorato gonfiabile all'entrata e adagiato corone di fiori finti lungo il suo perimetro. All'interno della tenda c'è il defunto, un fuoco arde perennemente e, di tanto in tanto, si sente una musica stile tempio buddista.

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Tutto questo movimento, e soprattutto il fatto che dopo due giorni la salma sia ancora qui, ha fatto sì che mi documentassi a riguardo, chiedendo un po' ai miei conoscenti. Ecco cosa ho scoperto.

Le tradizioni relative all'inumazione di una salma variano a seconda della regione da cui il defunto proviene.

Tocca ai figli o ai membri più giovani della famiglia l'arduo compito di coordinare e preparare il funerale (cosa, a mia opinione, abbastanza scontata, ma qui questo compito deriva dal principio del confucianesimo chiamato di "pietà filiale" - devozione nei confronti del genitore).

I membri della famiglia, a questo punto, consulteranno il Calendario Cinese per determinare la data migliore per celebrare le esequie. Una cosa che mi ha lasciata abbastanza stupefatta è stato sapere che qui si spediscono degli inviti per informare del decesso. Gli inviti sono bianchi e, solo se la persona deceduta aveva più di 80 anni, si può derogare e farli rosa: vivere 80 anni o più, infatti, è considerato un evento da celebrare quasi come una festa e non un evento di per sé tragico.

L'invito, ovviamente, include le informazioni relative alla data, l'ora e la location del funerale e, in alcuni casi, può contenere anche una sorta di bibliografia del deceduto.

Gli ospiti del funerale devono indossare colori sobri come il nero: vestiti eccessivamente colorati o di un colore troppo acceso, rosso soprattutto, vanno necessariamente evitati perché associati alla felicità. Anche il bianco va bene a cui possono essere aggiunti tocchi di rosso e rosa sempre che il defunto abbia raggiunto gli 80 anni.

La persona deceduta viene vestita di bianco.

A precedere il funerale c'è sempre una veglia che può essere tenuta a casa, in un tempio (se la persona era credente) o presso un'impresa funebre. La veglia può durare anche diversi giorni (come detto prima, qui siamo al secondo) e, cosa importante, ci si aspetta che, almeno il primo giorno, la veglia continui anche per tutta la notte. 


Durante la veglia, i familiari e gli amici portano fiori (bianchi) e buste (bianche) piene di denaro [molto simili a quelle rosse di cui vi parlai nel post sul capodanno]. Come si può facilmente intuire, il bianco è il colore associato alla morte nella cultura cinese. La quantità di denaro inserita all'interno delle busta varia a seconda del rapporto che si aveva col defunto, ma deve essere imprescindibilmente di numero dispari. Il denaro offerto vuole essere una forma di aiuto alla famiglia per pagare le spese del funerale. Se la persona deceduta era impiegata, la società invierà una grossa corona di fiori e un contributo economico considerevole.







Al funerale i familiari bruciano dei fogli di carta dorata al fine di garantire un viaggio sicuro all'aldilà, ma anche dei soldi finti e foto di oggetti come automobili, case e TV. Sempre i familiari poi distribuiscono agli ospiti delle buste rosse contenenti una moneta per garantire il loro ritorno a casa in sicurezza. La famiglia può donare anche una caramella, che pero' deve essere consumata il giorno stesso e prima di andare a casa, un fazzolettino di carta e un filo rosso.

Quest'ultimo e' l'unica, tra le cose donate, a poter essere portata a casa per essere legato alla maniglia della porta e tenere lontano gli spiriti maligni.

Dopo la cerimonia funebre, c'è il corteo verso il cimitero o il crematorio. Ad aprire il corteo c'è di norma una banda che suona musica ad alto volume per spaventare gli spiriti e i fantasmi. 


L'entità del corteo dipende dalla ricchezza del defunto e/o della sua famiglia. I figli e le figlie indossano, rispettivamente, capi neri e bianchi e aprono il corteo. Accanto a loro i rispettivi coniugi (solo le nuore devono indossare i colori del lutto, però) e i nipoti che indossano capi blu. È facile che nel corteo ci siano anche dei professionisti pagati per piangere (ricordate le prefiche?).




Dopo l'inumazione o la cremazione, i familiari indossano una fascia di stoffa sul braccio per mostrare che sono in un periodo di lutto. Se il defunto è un uomo, la fascia va sulla manica sinistra. Se è una donna va su quella destra. La fascia viene indossata per un periodo di tempo che va dai 49 ai 100 giorni ed è molto facile che, durante questo periodo, non vengano indossati capi dai colori sgargianti.










Devo affermare che, a parte alcune tradizioni quali quelle della buste offerte e ricevute e le comparse pagate per piangere (che pero' esistevano gia' nell'Antica Roma), trovo molte similitudini tra le loro abitudini e quelle che ci sono in special modo al paesino in cui è nata mia madre. Ricordo molto bene mio nonno, ad esempio, che durante il periodo di lutto appuntava sul bavero della giacca una spilla tonda e nera o l’impossibilità di indossare il colore rosso per tutto il periodo di lutto (che di norma è pari a un anno).


E voi, conoscete tradizioni particolari legate ai funerali nei vostri paesi di origine o in qualche altro paese straniero?

domenica 28 febbraio 2016

Le tradizioni del Capodanno Cinese

E così è arrivato il Nuovo Anno in Cina. Conosciuto anche come Spring Festival,  春节 (Chūnjié), questa festività è celebrata da tantissime persone nella parte orientale del mondo. 

La data cambia ogni anno essendo soggetta al calendario lunare (农历 Nónglì): quest'anno corrispondeva all'otto febbraio ma le festività si sono concluse solo dopo quindici giorni in corrispondenza del festival delle lanterne (元宵节 Yuánxiāo jié).

Tutti affiggono immagini rosse sulle porte e sulle finestre in modo da spaventare gli spiriti maligni e cucinano cibi tradizionali al fine di avere fortuna nell'anno che sta per arrivare.

Come detto in precedenza, il capodanno cinese  è una festività che non si celebra solo in Cina, ma viene osservata anche a Taiwan, Singapore, nelle Filippine, in Vietnam, Sud e Nord Korea, in Brunei, in Malaysia e in Indonesia. Ci sono poi, come è risaputo, grossi festeggiamenti anche nelle varie Chinatowns sparse in tutto il mondo.

Come vi ho mostrato nel post di qualche giorno fa, durante il capodanno cinese molti tornano nelle proprie città natali. A casa le persone preparano decorazioni, cucinano cibi tradizionali (un po' come il fritto misto o i tortellini in brodo a natale da noi) e si scambiano doni (normalmente delle buste rosse contenenti denaro).

Ma quali sono le tradizioni che questa festa così importante porta con sé? Vediamo insieme le dieci più importanti che non si può fare a meno di onorare!

1. Pulire, pulire e ancora pulire altrimenti si avrà una terribile sfortuna!

In un lasso di tempo ben definito (quest'anno dal 22 gennaio al 6 febbraio) si inizia a pulire approfonditamente la propria abitazione per sbarazzarsi della cattiva sorte accumulata nell'anno che sta volgendo al termine. Bisogna essere certi di aver pulito per bene prima del Capodanno perché, nel caso in cui terminaste subito dopo l'inizio dell'anno nuovo, potreste poi spazzar via la fortuna già arrivata!

2. È tutta una questione di decorazioni (Mmmh, mi ricorda qualcosa)



Le porte e le finestre vengono adornate con degli striscioni rossi con scritte dorate. Gli striscioni in verticale vanno a sinistra e a destra del portone mentre quello orizzontale sulla parte alta. Le scritte rappresentano degli auguri per il Nuovo Anno. (Nella foto potete ammirare il nostro portone!)

3. Fate mangiare il Dio della Cucina!

Stando a una leggenda cinese, il Dio della Cucina riferisce all'Imperatore del Cielo i comportamenti buoni e cattivi della gente sulla Terra (un po' come gli Elfi con Babbo Natale). Per ingraziarselo, quindi, le famiglie bruciano incenso, offrono noci, frutta secca e una finta torta di carta chiamata 年糕 | Niángāo sperando che possa parlare bene di loro e benedirli con una vita piena di salute e abbondanza. L'effige della torta viene poi bruciata e rimpiazzata. 

4. Ravioli in abbondanza



Mangiare i ravioli 饺子 | jiǎozi a Capodanno porta abbondanza e fortuna per tutto l'anno perche hanno una forma simile a lingotti d'oro e d'argento. Tutti stanno svegli fino a tardi durante la vigilia per prepararli, poi li cuociono e li mangiano con salsa di soia e spicchi d'aglio subito dopo la mezzanotte. Alle volte all'interno di un solo raviolo nascondono una moneta e colui che la trova (sempre che non sia corso all'ospedale in fin di vita) sara' molto fortunato nell'anno nuovo.

5. Red is the new black!



Dopo la cena, ai bambini, ai ragazzi e agli anziani vengono consegnate delle buste rosse che contengono denaro. Si dice che questo genere di regalo sia considerato fortunato e assicura salute e sicurezza per il resto dell'anno.

6. Cercare la fortuna attraverso il cibo




Ormai l'avrete capito. Tutto, ma proprio tutto quello che si fa durante le vacanze di Capodanno ha a che fare con la fortuna e, ovviamente, il cibo la fa da padrone. Cosa sarebbe il Capodanno senza cibo? 
Ci sono diversi tipi di cibo considerati fortunati. Le arance, ad esempio, che vengono regalate o esposte in casa come simbolo di prosperita' e abbondanza. 
Dei ravioli abbiamo gia' parlato. La tradizione, inoltre, vuole che non vengano mai disposti a forma di cerchio altrimenti significherebbe che la propria vita non potrebbe mai cambiare direzione. Infine, durante il Festival delle Lanterne che simboleggia il termine del periodo di festa, si mangiano palle di riso glutinoso ripiene e anche queste simboleggiano famiglia e unita'.

7. Guardare la danza del Drago 舞龍 | wǔ lóng  e la danza del Leone 舞獅 wǔshī 

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Nella cultura Cinese, il Drago e' associato alla prosperita' e alla fortuna. La Danza a esso associata vuole appunto evocare tutto questo: originariamente il corpo del Drago era molto lungo (anche 65 metri) e i ballerini al suo interno erano in grado, grazie a dei pali, di far credere che il Drago librasse nell'aria.

La danza del Leone, invece, solitamente e' praticata solo da due persone all'interno di un costume e, ovviamente, porta con se la tradizione di portare fortuna. Molti commercianti offrono al Leone anche dei cespi di lattuga al cui interno sono nascoste delle buste rosse (indovinate un po' il motivo?).

8. Spaventare i fantasmi

Molte persone credono che la tradizione dei fuochi d'artificio abbia solo un'origine goliardica, ma in realta' farli scoppiare proprio alla mezzanotte si dice scacci gli spiriti maligni. C'e' una leggenda per cui un mostro di nome Nián | 年 (che vuol dire anno) attaccherebbe le persone all'arrivo del nuovo anno e che l'unica cosa che lo faccia desistere dal farlo siano proprio i fuochi d'artificio. Nian e' spaventato anche dal colore rosso per cui gli striscioni sulle porte rappresentano un fattore di ulteriore sicurezza.

9. Benedizioni

Molte sono le persone che il giorno della vigilia si recano nei templi a pregare per avere fortuna nel nuovo anno offrendo cibo e bruciando incenso. Poiche‘ i templi nelle grandi citta' posso essere affollatissimi in questo periodo dell'anno, molti preferiscono recarsi in qualche tempio di montagna per evitare la calca. C'e' inoltre da sottolineare come questa tradizione, ormai, sia diventata piu' un'attrazione: a Pechino molti templi, infatti, organizzano anche altre attivita' al fine di guadagnarci un po' di piu'.

10. Illuminiamoci!

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Il periodo delle festivita' termina con il Festival delle Lanterne 元宵节 | Yuánxiāojié. Ha luogo nel giorno di luna piena indicando cosi' l'unita' della famiglia. Ogni regione ha un modo diverso di celebrare e, a seconda della popolarita' che ha questa ricorrenza nella regione, ci sono differenti attivita' come la Danza del Leone e del Drago, acrobazie, trampolieri e, ovviamente, lancio delle lanterne.

Dopo avervi "tediato" con questo elenco, una piccola riflessione. Personalmente abbiamo partecipato a un solo capodanno da quando viviamo qui e, benche' le date non coincidano e le origini di questa festa abbiano radici diverse rispetto alle nostre, si tratta semplicemente del loro Natale. Un'occasione per stare insieme alle persone che si amano almeno una volta l'anno. Poi tutti torneranno alle loro vite, come noi d'altronde, e nonostante abbiano giurato e spergiurato che "No! L'anno prossimo col cavolo che mi fregano!", saranno ancora li, attorno alla stessa tavola. (Almeno loro non hanno il problema di riciclare i regali che non sono piaciuti! :-))


  

martedì 2 febbraio 2016

Quel che succede a capodanno in Cina!

Le festività del capodanno cinese, chiamato altrimenti Spring Festival, non hanno realmente inizio fino a quando decine di migliaia di viaggiatori sono bloccati insieme all'interno di una singola stazione per ore e ore.

Questo è stato il caso ieri sera. Infatti, complice la neve caduta in alcune zone della Cina orientale e centrale, nella stazione di Guanzhou c'è stato un ritardo di molti treni e ciò ha fatto sì che circa 100mila persone abbiano atteso il loro treno fuori dalla stazione.

Per l'occasione storica, la polizia locale è  stata costretta a ingaggiare 1300 agenti di sicurezza extra perché i previsti 2600 non erano sufficienti a gestire la folla in costante aumento.

Godetevi le immagini!







giovedì 28 gennaio 2016

Vegan Shepherd's Pie

In compenso, per decomprimere un po' la tensione della ricerca del nuovo appartamento e riuscire a gestire i capricci di Iron Girl dovuti all'eruzione dei molari (che tempismo mia figlia!), mi sto dedicando maggiormente alla cucina!

Ieri provato a veganizzare lo Shepherd's Pie e posso dire che il risultato è stato molto soddisfacente (anche la nana di casa sembra aver gradito e lei con le patate non ci va molto a nozze). Di seguito la ricetta.

Ingredienti

RIPIENO

1 cipolla media
2 spicchi d'aglio
1 carota
340 gr. muscolo di grano (preferibilmente macinato)
2 bicchieri di brodo vegetale
Timo
180 gr. piselli già cotti
90 gr. mais già cotto

PURÈ DI PATATE

3 patate di media grandezza
2 cucchiai di margarina
sale, pepe e noce moscata qb

Istruzioni

Sciacquare le patate, metterle in una casseruola e farle bollire fin quando risultano morbide alla prova coltello. Una volta cotte, scolarle, schiacciarle, aggiungere la margarina, il sale, il pepe e la noce moscata e mescolare bene.
Mentre le patate sono in cottura, in un'altra casseruola far soffriggere a fuoco medio l'aglio, la cipolla e la carota precedentemente sminuzzati per circa 5 minuti. Aggiungere sale e pepe, quindi muscolo di grano, brodo vegetale e timo.
Portare a bollore e successivamente abbassare la fiamma. Continuare la cottura per circa 30 minuti (il tempo necessario al brodo per rapprendersi) e, gli ultimi 10 minuti, aggiungere piselli e mais.
Al termine della cottura, ungere una pirofila versarvi lo stufato di muscolo di grano e ricoprire con purè di patate.
Infornare in forno precedentemente riscaldato a 180-200 gradi per 10 minuti o fin quando non si sarà creata una crosticina dorata in superficie.

Buon appetito!


martedì 26 gennaio 2016

La ricerca di casa...

Ci sta prosciugando! Se dovessimo riuscire a uscirne vivi vi racconterò dettagliatamente la cosa!

Chiamate aiuto se non passo di qui per un po'!

giovedì 14 gennaio 2016

L'evoluzione della famiglia Iron...

Come dico sempre ad amici e parenti, noi ci evolviamo come i Pokemon. La prima evoluzione non è andata a buon fine (prevedeva un trasferimento in Svizzera dopo due anni di Cina che non c'è mai stato), la seconda, invece, si sta realizzando sotto i nostri occhi in questi giorni. Eh sì perché i nostri eroi si stanno trasferendo a Pechino! Dalla città di provincia alla capitale! Mi sento emozionata quasi come il giorno in cui dalla mia città natale mi trasferii a Roma.

Ma nulla può competere in realtà con questo trasferimento.... Perché? Ma perché abbiamo a che fare sempre con loro! I cinesi!

Domini vi inizierò a raccontare le varie peripezie della ricerca di casa e scuola per la ormai duenne Iron Girl e l'organizzazione del trasloco!

Please, stay tuned e scusate il ritardo!