Sottotitolo: ... e, per dimenticare questo triste evento, Ironman la porta di Malesia.
Questo post avrebbe dovuto essere scritto tanto tempo fa ma, complici la mancanza di tempo e, alle volte, un po' di pigrizia, sta vedendo la luce solo ora.
Come affermato nel titolo (qui lo dico e subito lo nego), nel mese di ottobre ho compiuto 30 anni. Tutti sappiamo quanto questa sia una fatidica data nella vita di ogni donna e, proprio affinché non ci pensassi, il mio adorato compagno di vita, la mia dolce metà, ha avuto la brillante idea di regalarmi un viaggio da sogno in Malesia.
Approfittando della festa del partito che ci ha concesso qualche giorno di libertà, a fine settembre abbiamo preso il volo prima per Kuala Lumpur e poi per quella terra mozzafiato che è il Borneo.
Nella capitale malese abbiamo trascorso un giorno e mezzo, reputati a nostro avviso più che sufficienti: la città non offre moltissimo a parte la visita alle Petronas Tower, ovviamente, e a un tempio induista meraviglioso.
Per quanto riguarda le torri, consiglio vivamente a chiunque fosse interessato alla visita, di recarvisi la mattina molto presto: la biglietteria, infatti, apre alle 9, ma i biglietti sono limitati (benché a pagamento) ergo se finiscono non vi è più alcun modo di ascendere per quella giornata.
Il tempio induista di Batu Caves è situato fuori la città, si impiega quasi un'ora per arrivarci in metropolitana, ma ne vale assolutamente la pena. Come lascia intendere il nome del posto, il tempio è stato costruito all'interno di una grotta con rocce di formazione calcarea. All'ingresso, e prima di iniziare a percorrere una lunga scalinata, ci sarà un'enorme statua dorata.
Lungo tutto il percorso che porta all'interno della grotta ci hanno, inoltre, fatto compagnia delle simpatiche scimmiette, alle volte un po' stronzette che, in un'occasione, hanno anche cercato di rubare delle cose all'interno del nostro zainetto.
Successivamente alla visita del tempio, abbiamo anche fatto una passeggiata all'interno di un'altra grotta adiacente, chiamata Dark Cave, in cui vivono alcune specie rare, tra cui il ragno più raro del mondo chiamato "Trapdoor Spider", e molti pipistrelli: è stato molto emozionante arrivare nel punto di oscurità assoluta e ascoltare solo i rumori della grotta.
Dopo avere visitato Kuala Lumpur, abbiamo preso un nuovo aereo per recarci in Borneo: prima destinazione Sandakan (proprio perché terra di Sandokan, l'aereo che ci ha portato lì non poteva non riportare l'effige della tigre della Malesia, per la gioia di Ironman che per tutto il tempo ha cantato la sigla di questo famoso sceneggiato!!!).
Il volo, che è durato più di tre ore (turbolenze continue), prevedeva il nostro arrivo in serata e la sistemazione presso un bed & breakfast da cui il giorno successivo saremmo partiti per recarci nella giungla vera!
Alla mattina e prima della partenza abbiamo visitato l'Orangutan Rehabilitation Center, un centro a ridosso della giungla primaria in cui accolgono i cuccioli di Orangutan che, per svariati motivi, sono rimasti soli. Nel giro di qualche anno, periodo di tempo in cui questi cuccioli vengono svezzati, saranno pronti per riappropriarsi del proprio habitat naturale! Qui Ironman e Pepper Pots hanno compiuto un gesto di grande solidarietà adottando Chiquita, una delle ultime cucciole di Orangutan giunte al centro (vedere foto!).
A ora di pranzo è iniziato il trasferimento verso la giungla. Dopo avere compiuto un percorso su strada di circa un'ora e mezza, i nostri eroi sono saliti su di una barchetta al fine di risalire il fiume Kinabatang. Dopo un'altra ora di viaggio, sono giunti presso il campo che li avrebbe ospitati per tre giorni e due notti. In questo lasso di tempo hanno effettuato diversi safari, alcuni di giorni altri di notte, in barca o a piedi. Hanno visto animali e paesaggi mozzafiato: scimmie di ogni tipo, dalla jungle mafia (altrimenti detti macachi dalla coda lunga, chiamati così dalla gente del posto perché rompono abbastanza le scatole e se la comandano anche sulle scimmie più grosse perché più numerose, ricordando un po' i cinesi) alle proboscis monkeys (hanno il naso molto pronunciato simile a una piccola proboscide), dagli alligatori adulti e cuccioli ai gibboni, agli orangutan, alle lontre, alle aquile, ai martin pescatore, ai gufi, agli hornbills, ai ragni, alle rane... e potrei continuare ancora per molto. Descrivere tutte le emozioni provate è impossibile: dormire in un posto così lontano da tutto e tutti, avere energia elettrica solo in alcuni momenti della giornata, non avere acqua corrente, riappacificarsi con la natura, riempirsi di suoni e colori sono solo alcune delle innumerevoli motivazioni per cui effettuare un viaggio del genere. Viaggio che però non finisce qui.
Effettuato al contrario il viaggio che li aveva portati nella giungla, si sono poi diretti alla fermata dell'autobus per iniziare il lungo percorso che li avrebbe condotti sull'isola di Mari Mari Mantanani, piccolo paradiso terrestre situato tra la Malesia e le Filippine.
Con un tempo che dire orripilante è dir poco, hanno attraversato con l'autobus tutto il Borneo da una costa all'altra, assistendo anche alla caduta di un tronco sull'unica strada percorribile e rischiando di rimanere bloccati lì per ore se non fosse stato per dei baldi giovani che viaggiavano con noi e che a mani nude sono riusciti a spostarlo.
Siamo arrivati a Kota Kinabalu per ora di cena, abbiamo pernottato e l'indomani ci siamo recati presso il meeting point indicatoci. Quando tutti coloro che erano diretti nel nostro stesso posto erano presenti, l'autobus è partito conducendoci quindi in un punto a noi sconosciuto dove abbiamo preso un'imbarcazione che, dopo più di un'ora, ci ha fatto approdare nell'isola meravigliosa di cui vi parlavo prima.
Qui abbiamo trascorso cinque giorni memorabili: la spiaggia era bianchissima e finissima, il mare azzurro e cristallino, la fauna e la flora indescrivibili.
Il nostro pacchetto prevedeva tante escursioni sulla barriera corallina e anche un'immersione, la mia prima immersione! Quello che c'è lì sotto è meraviglioso e mozzafiato: pesci pagliaccio, pesci chirurgo, barracuda, tartarughe, stelle marine, coralli di tutti i colori... Qualunque cosa cerchiate, c'è! Ne sono sicura! è come vivere nel film "Alla ricerca di Nemo"! :)
Ritornati sulla terra ferma e avendo ancora un giorno a disposizione prima di ritornare alla dura realtà, abbiamo effettuato un'escursione nella giungla secondaria e ci siamo lanciati da una zip line per attraversare un fiume.
Dopo dieci giorni meravigliosi, l'otto ottobre abbiamo ripreso il volo verso Pechino.
Sebbene soffriamo ancora di nostalgia (un po' come la pubblicità delle crociere Costa), non possiamo non ricordare quei giorni come alcuni dei più belli della nostra vita. Forse la vacanza più bella della nostra vita: tutto ciò che abbiamo vissuto ci ha dato qualcosa in più, ci ha fatto comprendere ancor di più quanto la natura sia meravigliosa e quanto l'uomo stia facendo di tutto per perdere questi patrimoni meravigliosi! Cerchiamo di fare sempre tutto quanto a nostra disposizione per evitare tutto ciò e per permettere anche ai nostri figli di godere di queste meraviglie.
Allego qualche foto... Alcune le ha Ironman sul pc e, non appena ne entrerò in possesso, completerò la galleria fotografica.
PS: Dlin, Dlon - Comunicazione di servizio - La nostra è stata una vacanza quanto più possibile Low Cost, organizzata da noi senza l'ausilio di alcuna agenzia. Abbiamo volato con Air Asia, votata da molti anni la compagnia aerea low cost migliore al mondo e a ben donde. Il campo di Uncle Tan nella giungla costa pochissimo ed è "All Inclusive" nel senso che il vitto e l'alloggio sono compresi nel prezzo. Anche il resort presso cui abbiamo alloggiato sull'isola di Mantanani è "low cost" ma dotato di tutti i comfort. Se qualcuno fosse interessato per avere delle informazioni di tipo logistico, non esiti pure a contattarci.
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